Mostra di "Anarkikka”

“50 Anni di Eccellenza: L'Istituto Tecnico Economico "Bodoni" Celebra con una Mostra di Anarkikka”

È un momento di grande festa e riflessione per l'Istituto Tecnico Economico "Bodoni" di Parma, che celebra il suo cinquantesimo anniversario con una serie di eventi speciali che sottolineano il suo impegno per l'istruzione di qualità e la sensibilizzazione sociale. Tra questi eventi di spicco, la mostra straordinaria dall'artista Anarkikka, intitolata "Non chiamatelo raptus", focalizzata sul tema cruciale della violenza sulle donne.

L'inizio dei festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario dell'Istituto è un momento significativo per la comunità scolastica, che guarda con orgoglio al passato e con entusiasmo al futuro. Da cinque decenni, l'Istituto Tecnico Economico "Bodoni" ha svolto un ruolo cruciale nell'educazione e nella formazione di generazioni di studenti, fornendo loro le competenze e le conoscenze necessarie per affrontare le sfide del mondo moderno.

La mostra "Non chiamatelo raptus", che segna l'apertura dei festeggiamenti, è un chiaro esempio dell'impegno dell'Istituto a essere più di una semplice istituzione educativa, ma piuttosto un faro di consapevolezza sociale e cambiamento positivo. Attraverso le opere provocatorie e coinvolgenti di Anarkikka, gli studenti, il personale e la comunità locale sono invitati a confrontarsi con una realtà scomoda ma cruciale: la violenza sulle donne.

Il tema della mostra è particolarmente rilevante nel contesto attuale, dove la violenza di genere rimane una piaga sociale diffusa che richiede un'immediata attenzione e azione. "Non chiamatelo raptus" offre uno spazio per la riflessione, la consapevolezza e la solidarietà, invitando il pubblico a considerare il ruolo che ognuno può svolgere nella lotta contro la violenza sulle donne.

L'Istituto Tecnico Economico "Bodoni" si conferma così non solo come un centro di eccellenza educativa, ma anche come un faro di impegno sociale e civico. Attraverso eventi come la mostra di Anarkikka, l'Istituto dimostra il suo impegno a promuovere valori di uguaglianza, inclusione, rispetto e giustizia sociale tra gli studenti e nella comunità più ampia.

Oltre alla mostra d'arte, i festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario includeranno una serie di eventi e attività che celebrano il passato, il presente e il futuro dell'Istituto. Dalle cerimonie di apertura e chiusura ai panel di discussione, ci saranno molte occasioni per riunirsi, riflettere e festeggiare.

In conclusione, l'Istituto Tecnico Economico "Bodoni" di Parma inizia il suo cinquantesimo anno con un messaggio chiaro e potente: con cui l'Istituto si propone di essere non solo una fonte di conoscenza, ma anche un agente di cambiamento positivo nella società.

Le vignette di Anarkikka

 Non chiamatelo raptus

“La violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani.”

 Il progetto

Non chiamatelo raptus approfondisce il tema della violenza e del linguaggio che usiamo nel raccontarla. Linguaggio che si fa complice perché veicola e rafforza una narrazione sbagliata della sopraffazione, che abbiamo tutti interiorizzato. Per cui gelosia è attenzione, possesso è amore, delitto è raptus, inteso come risposta “passionale” alla disperazione, al tormento.

Un linguaggio assolutorio, che nell’assolvere il criminale minimizza il crimine, nel relegare alla follia individuale deresponsabilizza una comunità che non fa i conti con la propria identità e valori, con il proprio sistema di significati. Assolve l’uomo e getta ombre sulla donna, sulla vittima, che diventa l’istigatrice del gesto folle, la responsabile, quella che “se l’è (sempre) cercata”. Quella, che ancora una volta, ha “la colpa” del suo stesso esistere.

Una raccolta di 35 vignette, pubblicate negli anni e in costante aggiornamento, in mostra itinerante, che tenta di offrire un percorso che aiuti a ri-conoscere le disparità e le differenze.

 Bio

Stefania Spanò, in arte Anarkikka, è autrice, vignettista, illustratrice, femminista. Organizza campagne sociali, in particolare contro la violenza di genere, attraverso l’ideazione e la realizzazione di slogan, loghi, illustrazioni, manifesti e video. Collabora da anni con i Centri AntiViolenza. Per il CPO di Trento, la sua campagna contro gli stereotipi di genere è stata stampata su 150mila bottiglie di Latte Trento. Dal 2017, per la CGIL Nazionale cura la comunicazione di molti eventi, soprattutto legati alle giornate dell’8 marzo e del 25 novembre. Per FISAC CGIL ha realizzato il calendario Mamma, non mamma... Quando le donne non hanno scelta. È autrice di copertine per Fandango (Quelli che spezzano di Tiziana Barillà) ed Einaudi (Stai zitta di Michela Murgia, per il quale ha realizzato anche le illustrazioni). Per People, ha pubblicato Smettetela di farci la festa (2021) e il calendario Santa, maDonna (2023). Nel 2022 l’associazione Differenza Donna le ha riconosciuto l’Award per mettere il proprio talento al servizio del femminismo e della libertà delle donne. La sua storia è parte di Ho detto no. Come uscire dalla violenza di genere (Il Sole 24 Ore) scritto dalle giornaliste Chiara di Cristofaro e Simona Rossitto. Dal 2022 pubblica sul quotidiano lasvolta.it. A marzo 2024 esce il suo secondo libro Non chiamatelo raptus (People).