Guide bodoniane al Governatore

Il 16 e 17 Marzo dalle 10 alle 17 gli studenti del Bodoni guide alla mostra di Palazzo del Governatore

ParmaReport

Salsabil, mentre torniamo a piedi, mi dice che “non credevo che le piante avessero una vita così intensa”. Anche per Tania, arrivata col progetto Erasmus da Tenerife, la visita alla mostra (gratuita, da mercoledì a domenica, 10-19) è stata “really impressing”. Le studentesse e gli studenti Vanessa, Dario, Sara, Simone, Matteo tra gli altri, sono alla loro prima esperienza di stage e, sotto la guida di Renato Bruni, docente dell’Università di Parma e curatore della mostra, hanno iniziato a prepararsi fin dai giorni dell’allestimento. “Non avevo mai visto come si costruisce una mostra da zero – nota Nicolò – e non avrei mai pensato che in così poche persone si potesse fare un lavoro tanto importante.” “Ci è molto piaciuto camminare tra gli scatoloni, vedere l’architetto che disegnava i tracciati, soprattutto è stata interessante la parte in cui il prof. Bruni ci ha parlato dei diritti di acquisizione delle immagini, dei progetti scientifici ‘open’, della questione delle assicurazioni ‘da chiodo a chiodo’ che accompagnano le opere d’arte, tutti aspetti che a scuola non avevamo trattato.” ricordano Aia e Gehen. Il percorso ha innanzitutto una valenza estetica, è ‘bello’, nota Lucia, riempie gli occhi, fin dalle prime antiche teche che arrivano dall’Orto botanico. “Ma forse – notano Francesca e Jerry- l’aspetto scientifico è quello più importante, il lato della divulgazione, soprattutto dopo la pandemia, è urgente un cambio di prospettiva”.  Dagli erbari del Quattrocento, alle impressioni vegetali a base di inchiostro, dalle xilografie alle litografie alle modellizzazioni botaniche in cera, dalle immagini al laser, agli iperspettrali, agli infrarossi, alle immagini satellitari o via drone, dalle microscopie confocali alle termografie e alle xiloteche: il percorso della mostra disegna un pacato ma ben chiaro itinerario storico – per dirla con Benjamin – a contropelo; che intende rivoluzionare la nostra prospettiva sulle piante e sull’uomo: per esempio la sezione dedicata agli erbari disegnati da donne ci racconta del lungo monopolio maschile (non solo Elisabeth Blackwell o la Meier ma anche la parmigiana Rosalba Bernini) nelle professioni scientifiche. E ancora: le minuziose tavole ideate da un’ azienda di diserbanti negli anni Sessanta del secolo scorso vengono esposte con senso contrario al loro intento, come atlante prezioso delle ‘vagabonde’.  Un percorso affascinante che le studentesse e gli studenti del Bodoni turistico, Grace, Leonardo, Maria, Asia, Irene, Alice si disporranno a raccontare ai visitatori, adulti o bambini, che vorranno venire in mostra Sabato 16 e Domenica 17 Marzo dalle 10 alle 17: nessuna prenotazione è obbligatoria, l’accesso è libero. “E’ un’iniziativa -ricordano Hitu e Rebecca- che riporta la riflessione sul rapporto tra Parma e la natura in primo piano, speriamo davvero che vengano in tanti, soprattutto ragazzi giovani che avranno il compito di disegnarne il futuro”. La 3F, Bodoni turistico

                                                                                                         di Erika Martelli